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Partite IVA: verso proroga versamenti, la possibile data

Possibili buone notizie in arrivo per le partite IVA con l’esecutivo che sembra orientato a far slittare (ancora non è stata individuata una data) i pagamenti del saldo e acconto Irpef /Ires e Irap, attualmente in scadenza il 30 giugno. Ad anticipare il possibile scenario, la settimana scorsa Massimo Bitonci (in quota Lega), che ha parlato di massima convergenza sulla necessità di spostare i pagamenti di fine giugno pur non avendo avuto ancora conferma sulla possibilità di rinviare acconti e saldi a fine settembre.
Autonomi, professionisti e imprese interessate dagli Isa (che hanno mandato in soffitta gli studi di settore) la platea che potrebbe beneficiare dell’eventuale slittamento. Come anticipa il Sole24Ore, “il percorso più semplice al vaglio che escluderebbe nuovi provvedimenti d’urgenza è quello che prevede il classico differimento per quasi 4,2 milioni di partite Iva con decreto del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) del termine del 30 giugno al 20 luglio senza maggiorazioni dello 0,40% a titolo di interessi, sfruttando così il termine più ampio e andare al 20 agosto con l’aggiunta della maggiorazione dello 0,40%”.
C’è anche un precedente piuttosto recente: nel 2019, con il Decreto Crescita, il Governo gialloverde guidato da Conte decise lo spostamento delle tasse dei soggetti Isa a fine settembre. In quell’occasione – scrive il quotidiano economico – “l’impatto della contabilizzazione dei pagamenti delle partite Iva interessate finì per complicare la stesura della nota di aggiornamento al Def, la Nadef che di regola va approvata dal Governo entro il 27 settembre. Quell’anno, infatti, i 3,5 miliardi di imposte pagati dalle partite Iva entro il 30 settembre furono contabilizzati solo l’8 ottobre, con l’Esecutivo che dovette ricorrere ad un “escamotage tecnico sugli acconti di novembre per rimettere in gioco gli oltre 3 miliardi versati tra conti pubblici e manovra di bilancio”. Fonte: quifinanza.it