Indirizzo
Via Murano, 8 
Catanzaro Lido 88100

Orario di Lavoro
Lunedì a Venerdì: 7AM - 7PM
Weekend: su appuntamento

Imu 2023: il versamento dell’acconto

Entro il 16.06.2023, i contribuenti saranno chiamati a versare l’acconto dell’Imu, che segue le regole del 2022 per il calcolo dell’imposta dovuta. Gli eventuali aumenti decisi dai Comuni avranno effetto solo per il saldo che si verserà nel mese di dicembre. Aliquote che quest’anno dovranno essere considerate solo se pubblicate sul sito entro il 28.10.2023; in mancanza di tale pubblicazione, non si dovranno più utilizzare quelle dell’anno precedente, bensì le aliquote di base, così come previsto dall’art. 1, c. 837 L. 197/2022.

Se dal punto di vista dell’aliquota non ci sono sorprese rispetto al 2022, occorre fare attenzione ai cambiamenti che sono intercorsi da gennaio 2023 per effetto delle variazioni soggettive del contribuente, determinate anche da variazioni normative.
Ricordiamo che la legge di Bilancio per il 2023 ha previsto l’esenzione dal versamento dell’Imu a partire dal 1.01, qualora sia in corso un’occupazione abusiva dell’immobile posseduto. Per effetto di tale disposizione normativa, viene disposta l’esenzione per gli immobili non utilizzabili né disponibili per i quali è stata presentata denuncia di occupazione abusiva o qualora sia iniziata un’azione penale. Condizione per fruire dell’esenzione è l’avere presentato una comunicazione al Comune di riferimento. È stata inoltre confermata l’esenzione Imu 2023 per i comuni di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto colpiti dagli eventi sismici del 2012, fino alla ricostruzione e agibilità degli edifici interessati e in ogni caso fino al 31.12.2023.
Non è una novità di quest’anno, ma è bene fare attenzione alle regole previste ai fini dell’esenzione Imu per i coniugi con residenza in immobili differenti. Altra novità per il 2023 è il ritorno alla doppia esenzione dell’Imu, in seguito alla sentenza della Corte costituzionale che ha ripristinato tale diritto. L’agevolazione spetta per ciascuna abitazione principale di persone coniugate o parti di un’unione civile, nel rispetto dei requisiti della dimora abituale e della residenza anagrafica del possessore dell’immobile a prescindere dal suo nucleo familiare.

Oltre alle esenzioni, ricordiamo che sono in vigore anche le riduzioni applicabili in casi specifici.
La base imponibile Imu è ridotta del 50% per i fabbricati di interesse storico o artistico e per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono tali condizioni. Anche in caso di comodato d’uso gratuito tra genitori e figli e in caso di utilizzo dell’immobile come abitazione principale, si applica la riduzione a metà della base imponibile Imu.
Un’ulteriore agevolazione che incide sul calcolo Imu 2023 riguarda poi le abitazioni date in affitto con contratto a canone concordato; in tal caso l’imposta, determinata sulla base dell’aliquota prevista dal Comune, è ridotta al 75%.

Nuovi acquisti, vendite, eredità sono altri aspetti da tenere in considerazione, se le variazioni sono avvenute nel 1° semestre 2023. Nel caso dell’eredità, dell’eventuale obbligo di versamento dell’Imu poteva essere chiamato in precedenza un soggetto ora defunto, per cui gli eredi devono provvedere al pagamento di quella parte prima di vericare a chi spetta la restante parte per il periodo successivo, in base anche alle disposizioni di utilizzo dell’immobile. Si pensi al caso del coniuge superstite, che ha diritto di abitazione sulla casa coniugale; finché il coniuge superstite resta in vita, gli eventuali altri comproprietari non sono tenuti a versare Imu; al decesso del coniuge il diritto reale da questi vantato si consolida in capo agli altri proprietari, che da quel momento sono chiamati a versare l’imposta.